Il D.L.158/12 “Balduzzi”, varato il13/09/2012 all’art. 7 comma 11, sancisce l’obbligatorietà che chiunque pratichi un'attività sportiva, professionistica o dilettantistica, dovrà presentare:
Le linee guida emesse forniscono le indicazioni da seguire in proposito, tuttavia, è opportuno non trascurare la rilevanza del provvedimento sia a livello normativo che etico.
L'intento ovviamente è di tutelare maggiormente la salute degli atleti in ogni tipo di sport e scongiurare situazioni che, se sottovalutate, possano cagionare rischi anche elevati.
Affermare come spesso avviene, che tutti gli atleti siano perfettamente sani, è una forzatura ed un azzardo che spesso viene smentita dai fatti e anche dagli stessi medici sportivi.
La stampa sportiva degli ultimi tempi, ha registrato incidenti e malori che sono stati la causa della scomparsa di giovani atleti (quasi cento all’anno): una gravissima perdita sotto ogni profilo.
Fatalità? Forse, ma gli incidenti continuano a verificarsi, purtroppo spesso con le medesime dinamiche che potrebbero essere, se non risolte, ridotte nei danni psicofisici. Noi tutti abbiamo il dovere di contenere quanto più possibile questi terribili eventi.
Fondamentale è il ruolo delle Federazioni, Leghe e Società, nella sensibilizzazione dei propri atleti e degli operatori su queste importanti tematiche.
Inoltre, va considerato che le persone che svolgono attività agonistiche dilettantistiche ed amatoriali sono solitamente meno monitorate clinicamente, rispetto ai professionisti e per questo sono solitamente più esposte a certi rischi.
Cosa possiamo fare per cercare di ridurre o contenere i danni in questi casi?